dal giardino dei semplici all’orto di oggi verso il planetary garden

CONCORSO REGIONALE
Le Scuole della Lombardia per EXPO Milano 2015

Progetto realizzato dagli studenti delle Scuole di Leno

  • Scuola dell'Infanzia di Leno
  • Scuola dell'Infanzia di Castelletto
  • Scuola dell'Infanzia di Porzano
  • Scuola Primaria di Leno
  • Scuola Primaria di Castelletto
  • Scuola Primaria di Porzano
  • Scuola Media
  • IIS V. Capirola

Giardino dei semplici

 

Percorso storico

Nel Medioevo le piante coltivate erano usate per la composizione di medicamenti semplici, cioè realizzati con una sola pianta o composti, prodotti da piante diverse combinate tra loro.

Tale pratica, dapprima empirica, venne progressivamente consolidata e incrementata con l’istituzione dell’Hortus simplicium o Hortus medicus. L’Hortus simplicium (sottointeso medicamentorum), il giardino dei medicamenti semplici sorse presso i monasteri e i conventi.
Il giardino dei semplici, dunque, è un orto per la coltivazione delle erbe e delle piante medicinali, parte integrante del monastero, spesso posto nei pressi dell'infermeria, un vero hortus medicus o viridarium come viene definito nell’Alto Medioevo.
I monaci si occupavano della coltivazione di piante e di erbe aromatiche e medicinali; l'interesse per le piante medicinali fu sempre vivo nei monaci e ne abbiamo prova in alcuni manoscritti, che ancora oggi si conservano in archivio. I vari saccheggi subiti dalle abbazie hanno distrutto le documentazioni più antiche dell'opera silenziosa dei monaci nella ricerca dei mezzi più idonei per la cura delle malattie, ma il carteggio giunto fino a noi è sufficiente per testimoniare una tradizione plurisecolare.
Il loro silenzioso e costante lavoro è tenuto in grande considerazione, gli studi delle erbe si incrementano e dall’hortus simplicium, nel 1500, nascono i primi veri orti botanici.


Storia del Giardino dei semplici

La parola semplici deriva dal latino medioevale ossia medicamentum o medicina simplex, usata per definire le erbe medicinali. Tali erbe dalle proprietà terapeutiche diedero il nome al luogo dove venivano coltivate: hortus simplicium.
L'immagine riportata raffigura l'Antica planimetria dell'orto dei semplici


Il primo orto botanico del mondo occidentale sorse a Salerno, ad opera di Matteo Silvatico, celebre medico della Scuola salernitana tra il XIII ed il XIV secolo. Egli si distinse come profondo conoscitore di piante per la produzione di medicamenti. Nei Giardini di Salerno vennero, per la prima volta, coltivate e classificate una grande quantità di piante ed erbe, per studiarne le proprietà. Qui veniva svolta una vera e propria attività didattica per mostrare agli allievi della Scuola Medica le piante con il loro nome e le loro caratteristiche.

L'immagine riportata raffigura le Prospettive Giardino della Minerva a Salerno


Nel 1847, sotto la direzione di Antonio Targioni Tozzetti il giardino fu trasformato in "Orto sperimentale agrario" e ridisegnato radicalmente dall'abate Leonardo Frati. Divenuto nuovamente "Giardino dei semplici" nel 1864 venne aperto al pubblico.

Le dimensioni dell’horto possono variare da monastero a monastero; il disegno delle aiuole ricorda quello dell'horto conclusus, di piccole dimensioni, circondate da alte mura, dove si coltivavano piante e alberi. I giardini erano a pianta rettangolare ed erano strutturati in diverse aree:

  1. coltivazione delle piante medicinali
  2. coltivazione di specie orticole e aromatiche
  3. coltivazione di alberi da frutta

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L'immagine riportata raffigura L'Orto botanico Pietro castelli Messina


Simbologia del giardino

Il giardino dei semplici era considerato anche il giardino dello spirito e rappresentava una metafora dell'esistenza umana in cui il muro era il limite tra l’esterno e l’interno, separando e allo stesso tempo proteggendo.
La struttura del giardino allude, inoltre, ai quattro elementi:

  • il quadrato a quelli terrestri
  • il cerchio a quelli celesti
  • il triangolo al il fuoco
  • le vasche rappresentano un diretto riferimento all'acqua

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L'immagine riportata raffigura Padova - Orto dei Semplici


Alcuni esempi di Hortus

ORTO BOTANICO DI PADOVA

L’Orto botanico di Padova fu istituito nel 1545 per la coltivazione delle piante medicinali, che allora costituivano la grande maggioranza dei "semplici", cioè di quei medicamenti che provenivano direttamente dalla natura.

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L'immagine riportata raffigura Padova - Orto botanico

Nell’epoca in cui l’Orto fu fondato regnava grande incertezza circa l'identificazione delle piante usate in terapia dai medici dell'antichità: frequenti erano gli errori e anche le frodi, con grave danno per la salute pubblica. L'istituzione di un horto medicinale, sollecitata da Francesco Bonafede che allora ricopriva la cattedra di "lettura dei semplici", avrebbe permesso agli studenti un più facile riconoscimento delle vere piante medicinali dalle sofisticazioni. Per questo scopo il primo "custode" dell'Orto, Luigi Squalermo detto Anguillara, vi fece introdurre e coltivare un gran numero di specie (circa 1800).

L'Orto, per la rarità dei vegetali contenuti e per il prezzo dei medicamenti da essi ricavati, era oggetto di continui furti notturni, nonostante le gravi pene previste per chi avesse arrecato danni (multe, carcere ed esilio). Venne quindi ben presto costruito un muro di recinzione circolare (da cui anche i nomi di hortus sphaericus, hortus cinctus e hortus conclusus). L'Orto era continuamente arricchito di piante provenienti da varie parti del mondo soprattutto specie esotiche.


ORTO BOTANICO DI PISA

Fondato tra il 1543-1544 per iniziativa di Luca Ghini con l'appoggio finanziario del granduca di Toscana Cosimo I de' Medici.

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L'immagine riportata raffigura Pisa - Facciata dell'orto Botanico

Il primitivo orto pisano sorgeva nel giardino annesso al Convento di San Vito, nei pressi della Cittadella e dell'Arsenale mediceo, ed era per l'appunto denominato Giardino dell'Arzinale. Solo nel 1591 l'Orto, sotto la direzione di Lorenzo Mazzanga, fu trasferito nella attuale localizzazione, presso la celebre Piazza del Duomo.
La disposizione delle piante all'interno dell'Orto, come risulta da una mappa pubblicata da Michelangelo Tilli nel 1723, era ispirata ai canoni stilistici comuni a molti giardini dell'epoca con allusione ai quattro elementi: il quadrato per quelli terrestri, il cerchio per quelli celesti, il triangolo per il fuoco e le vasche per il riferimento diretto all'acqua. Le specie erano infatti collocate in otto grandi aiuole quadrate, a loro volta suddivise in porzioni più piccole di forma geometrica definita, simmetricamente disposte intorno a otto fontane con vasca.
L'immagine riportata raffigura l'incisione del XIII sec. M.Tilli: "rappresentazione dell’orto dei semplici"


ORTO BOTANICO DI FIRENZE

L'orto Botanico di Firenze fu fondato nel 1545, da Cosimo I in modo che gli studenti fiorentini dell'Università di Pisa potessero esercitarsi sulle piante medicinali durante le vacanze estive. Nell'arco dei secoli l'Orto Botanico di Firenze, si è arricchito di serre per le piante esotiche e di esemplari provenienti da tutto il mondo.

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Le immagini riportate raffigurano Firenze - Orto Botanico


ORTO BOTANICO DI BOLOGNA

Il giardino dei semplici di Bologna è un orto botanico gestito dall’Università di Bologna. Fondato nel 1568 da Ulisse Aldrovandi, il giardino è uno dei più antichi d’Europa.
Nel 1653 , sotto la direzione di Bartolomeo Ambrosini, il giardino contava un catalogo di circa 1500 specie.
Il giardino di oggi contiene circa 5.000 campioni rappresentanti oltre 1.200 specie diverse. Il suo sito è più o meno rettangolare, di circa 2 ettari di estensione, con le seguenti caratteristiche principali: giardini con alberi tipici locali, serre tropicali, serre con piante grasse e piante carnivore, un giardino di erbe tradizionali organizzato secondo gli usi più comuni delle piante ed una fontana

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Le immagini riportate raffigurano Bologna - Orto Botanico