dal giardino dei semplici all’orto di oggi verso il planetary garden

CONCORSO REGIONALE
Le Scuole della Lombardia per EXPO Milano 2015

Progetto realizzato dagli studenti delle Scuole di Leno

  • Scuola dell'Infanzia di Leno
  • Scuola dell'Infanzia di Castelletto
  • Scuola dell'Infanzia di Porzano
  • Scuola Primaria di Leno
  • Scuola Primaria di Castelletto
  • Scuola Primaria di Porzano
  • Scuola Media
  • IIS V. Capirola

Orto di oggi

 

Tipi di orto

Un orto è un appezzamento di terra dal quale si ricavano frutta, verdura, fiori e arbusti e può essere ad uso alimentare o ornamentale.

Con l’urbanizzazione e la conseguente cementificazione di imponenti aree in precedenza rurali si cerca in molti modi, a volte piuttosto creativi, di integrare il verde in spazi cittadini ecco alcuni esempi di orti urbani:

  • L’orto in scatola: utilizza legno grezzo per creare fioriere disposte a gradoni che ospitano ortaggi in modo divertente e facile da manutenere. Il vaso-orto ha una forma tradizionale, ma in versione gigante ospita piccole spezie da un lato e una panchina “green” dall’altro. Il tavolo-orto invita i bimbi ad usare i cinque sensi per sperimentare la natura dell’orto. Qualsiasi oggetto può diventare una fioriera, persino un wc!
  • La tenda-orto: suggerisce l’opzione di un orto itinerante, che può spostarsi o crearsi in un ambito diverso in cui è nato: in verticale per essere sfruttato comodamente, con al centro un braciere e teli ombreggianti che rendono la tenda una soluzione vivibile. Avete poco spazio? I vasi possono anche essere posti su piedistalli: ne bastano di capienti per avere a portata di mano piante di pomodoro e lattughe, con tanto di tutori creativi! L’orto si re-inventa anche per chi non può chinarsi o lavorare direttamente la terra: basta alzarlo, creando fioriere a muro in cui piantare fragole a cascata o altri piccoli ortaggi facili da cogliere anche per chi ha una mobilità ridotta, come i disabili o gli anziani. L’orto moderno insomma è proprio per tutti.
  • Orto verticale: Gli orti verticali sono degli spazi verdi che non poggiano orizzontalmente sulla superficie del giardino o del terrazzo, ma nelle parti “verticali” del balcone e della finestra. Vengono chiamati così perché composti da una sequenza di vasi e fioriere che vengono collocate su punti rialzati del balcone, rimanendovi perennemente sospesi. All’interno dei contenitori si possono coltivare piante a fiore, ma anche ortaggi. Questi orti si possono considerare come dei giardini pensili in miniatura: non toccano la superficie orizzontale delle case, ma solo quelle verticali. Il risultato estetico di questi orti è notevole, con il vantaggio di poter avere sempre a portata di mano degli ortaggi biologici e delle piante in grado di soddisfare abilmente la voglia di verde e di natura di coloro che vivono nelle piccole case di città. Altra cosa molto importante sono le fasi lunari le quali regolano la crescita delle piantine.
  • Orto stendino: chiamato così perché assomigli ad uno stendino, può essere applicato sulle finestre con l’utilizzo di pochi materiali e essere aperto proprio come uno stendino, consentendo anche a chi non ha spazio di avere uno spazio verde
  • Orto tenda pioggia: piccolo spazio verde da conglobare con il telaio della finestra. Presenta due funzionalità: la protezione dalla pioggia e la produzione di piante aromatiche.

 

Fattori importanti

Coltivare un orto non è così semplice come sembra; ci sono diversi fattori che influiscono sugli obiettivi che vogliamo ottenere, è quindi opportuno conoscere ogni singolo fattore che caratterizza una corretta riuscita dell’orto:

  • Fasi lunari
  • Tipo di terreno
  • Irrigazione
  • Irraggiamento
  • Periodo di semina
  • Periodi di raccolta

Fasi lunari

Le fasi lunari sono molto importanti per il benessere dell’orto infatti tramite esse si definisce se il periodo può essere proficuo o meno per la semina o la raccolta.
Ecco cosa coltivare nei vari periodi lunari e soprattutto quando si verificano.

Luna piena

Quando vi è la luna piena (calante) è consigliato seminare o trapiantare gli ortaggi da radice, potare gli alberi in pieno vigore, effettuare innesti a gemma, prelevare le marze e raccogliere frutta e verdura a bulbo (cipolla, aglio, scalogno..).

Innesti a gemma: presentano un innesto costituito da una sola gemma della varietà che si vuole innestare contornata da una porzione minima di corteccia e di scaglie ad essa sottostante.

Marza: è una porzione di ramo provvista di una o più gemme, e rappresenta il "gentile" o oggetto da innestare sul portainnesto o soggetto. E’ inoltre consigliato seminare insalata, cicoria, finocchio, cipolla, cetriolo, porro, prezzemolo, cardo e pomodoro e trapiantare aglio, scalogno, cipolle e patata.

GennaioDal 5 al 20
FebbraioDal 4 al 19
MarzoDal 5 al 20
AprileDal 4 al 18
MaggioDal 4 al 18
GiugnoDal 2 al 16
LuglioDal 2 al 16
AgostoDal 31 Luglio al 16 Agosto
SettembreDal 29 Agosto al 16 Settembre
OttobreDal 28 Settembre al 13 Ottobre
NovembreDal 27 Ottobre al 13 Novembre
DicembreDal 25 Novembre al 11 Dicembre

La tabella riportata è un esempio per l'anno 2014


Primo quarto

Quando si è nel primo quarto (luna crescente) è consigliato eseguire:

  • Semina cereali;
  • Semina ortaggi da frutto e da foglia (non quelli che tendono ad andare in semenza);
  • Potare gli alberi deboli;
  • Raccogliere erbe officinali;
  • Raccogliere ortaggi da frutto (fagioli, piselli, lenticchie, soia, mais, pomodori, peperoni, cetrioli, zucchine, zucchini...);
  • Raccogliere ortaggi da radice (barbabietola, rapa, carota, ravanello…);
  • Effettuare innesti a spacco.

Innesti a spacco: due marze vengono posizionate all’interno di uno spacco creato nel legno e ancorare le marze con un della rafia bagnata.

E’ inoltre consigliato seminare fagioli, piselli, fave, sedano e cavoli.

GennaioDal 20 al 27
FebbraioDal 19 al 25
MarzoDal 20 al 27
AprileDal 18 al 26
MaggioDal 18 al 25
GiugnoDal 16 al 24
LuglioDal 16 al 24
AgostoDal 14 al 22
SettembreDal 13 al 21
OttobreDal 13 al 20
NovembreDal 11 al 19
DicembreDal 11 al 18

La tabella riportata è un esempio per l'anno 2014


Tipo di terreno

Ci sono diversi tipi di terreno:

  • Terreno sciolto: è molto elastico e permeabile; non si asciuga facilmente ma sopporta bene le piogge torrenziali;
  • Terreno argilloso: si tratta di un terreno che pur contenendo sostanze organiche ed elementi nutritivi, si spacca superficialmente da secca, si satura facilmente causando ristagno idrico. In questo caso è preferibile aggiungere sabbia, torba e sostanza organica;
  • Terreno sabbioso: non trattiene l’acqua perché ha una struttura a grana separata. Quando il terreno si scioglie vengono dilavate e filtrate le sostanze minerali. Questo tipo di terreno si può equilibrare con l’aggiunta di terra argillosa;
  • Terreno debole: si trasforma facilmente in fango ed è soggetto a erosioni;
  • Terreno pesante: composto prevalentemente da argilla, reagisce in ma niera molto veloce all’umidità diventato vischioso. Necessita di molta lavorazione continua;
  • Terreno leggero: è composto prevalentemente da sabbia, ma meno fitta e con granulosità, risultando quindi molto più facile da lavorare;
  • Terreno a lehm: si tratta di un terreno a medio impasto che contiene il 60% di sabbia, il 20-30% di limo, 15-20% di argilla e il 2% di sostanza organica. Questo tipo di terreno è adatto per l’orto dato che è costituito di tutti gli elementi minerali necessari a un corretto sviluppo dei vegetali;
  • Terreno limoso: è un terreno pesante, duro e faticoso da lavorare. Per questo tipo di terreno bisogna aggiungere materiale organico, inoltre necessita di interventi di pacciamatura.

Pacciamatura: operazione attuata in agricoltura e giardinaggio che si effettua ricoprendo il terreno con uno strato di materiale, al fine di impedire la crescita di erbe indesiderate, mantenere l'umidità nel suolo, proteggere il terreno dall'erosione, dall'azione della pioggia battente, evitare la formazione della cosiddetta crosta superficiale, diminuire il compattamento, mantenere la struttura e innalzare la temperatura del suolo.

Esistono diversi metodi per determinare il terreno: il più affidabile è il triangolo USDA, mentre, uno utilizzato maggiormente poiché più semplice, consiste nel raccogliere una manciata di terreno in diverse parti e, dopo averlo fatto riposare in un barattolo di vetro contenente acqua, notare se i tre strati che si formeranno (rispettivamente sabbia, argilla e humus) sono presenti nella stessa quantità.


Triangolo USDA

L’istituto agrario americano ha studiato questo triangolo per poter definire, in base alle proporzioni delle componenti, la tipologia di terreno. Viene calcolata la percentuale di argilla, limo e sabbia, e, con le linee che sono presenti in corrispondenza della percentuale rilevata, si determina il punto di incontro e, quindi, il tipo di terreno.


Irrigazione

L’irrigazione è un’operazione di fondamentale importanza per la gestione del proprio orto. Come sappiamo ogni pianta ha un proprio fabbisogno idrico ciò implica che per un’ottima gestione dell’orto bisogna conoscere in dettaglio la quantità di acqua di ogni singolo elemento.
Una buona parte dell’acqua che utilizziamo per l’irrigazione dell’orto non fa in tempo ad essere assorbita dalle radici quindi si deposita negli strati più bassi del terreno dove non può più essere utile alle piante. Questa situazione è più critica nei terreni poco argillosi: per questo si consiglia di avere uno strato argilloso all’interno del terreno. Nonostante tutto, nelle ore più calde l’acqua che comunque rimane in superficie è soggetta a una forte e rapida evaporazione.
Non è facilissimo stabilire le quantità di acqua per ogni singolo prodotto poiché dipendono da diversi fattori; in linea generale si può dire che in una zona climatica con precipitazioni atmosferiche abbastanza regolari un orto di circa 100 metri quadrati ha bisogno di un fabbisogno idrico giornaliero pari a 500 litri di acqua circa considerando una portata media di un rubinetto compresa tra i 12/20 litri, occorreranno circa 30-40 minuti per irrigare adeguatamente. Le stagioni durante le quali il fabbisogno energetico giornaliero è maggiore sono ovviamente l’estate e la primavera. Esistono diverse indicazioni nel campo della gestione dell’orto:

  • L’irrigazione deve essere fatta in base agli ortaggi;
  • Non bisogna mai irrigare gli ortaggi prima della raccolta;
  • Gli ortaggi che crescono nel sottosuolo non devono mai essere irrigati eccessivamente poiché si corre il rischio di farle marcire;
  • L’irrigazione nel periodo estivo non deve avvenire nelle ore più calde;
  • Durante la stagione invernale è meglio irrigare l’orto durante le ore più calde in caso sia necessario;
  • In primavera e in autunno è preferibile irrigare il mattino soprattutto se l’acqua è molto fredda. In caso l’acqua sia a temperatura ambiente si può irrigare anche nelle ore pomeridiane o serali;
  • Per rendersi conto se è necessario annaffiare dopo una precipitazione, oltre all’aspetto della pianta, si può valutare lo stato della terra sentendola con le dita.

Vi sono anche diversi metodi di irrigazione i quali vanno scelti con criterio in base alla tipologia di ortaggi i quali dovranno irrorare:

  • Metodo per sommersione: il campo sul quale viene applicato prevede la creazione di argini che circondino l'appezzamento interessato da questo sistema, e il livellamento del campo stesso;




  • Metodo per scorrimento: il campo sul quale è applicato deve essere dotato di una certa pendenza in maniera tale che l’acqua riesca a scorrere su tutto il terreno irrigandolo completamente;




  • Metodo per aspersione o a pioggia: è una tecnica di distribuzione dell'acqua sotto forma di piccole goccioline, simile alla pioggia;





  • Metodo per micro-portate o a goccia: è un metodo di irrigazione che somministra lentamente l’acqua direttamente alla radice oppure sul terreno;

 

Periodo di semina

Per la semina diretta in campo o per il trapianto occorre che il terreno non sia gelato, quindi, soprattutto nel nord Italia, le semine non possono essere effettuate tra ottobre e gennaio. La semina a dimora consiste nel porre il seme nella sua posizione finale, ovvero dove cresceranno poi i frutti, mentre il trapianto è la fase intermedia che prevede la possibilità di acquistare le piantine nei vivai e trapiantarle direttamente nell’orto. Nel semenzaio all’aperto si può piantare il seme per poi trapiantare a dimora nella posizione definitiva le piantine che nasceranno dopo qualche mese. Il trapianto può essere fatto dopo la fase di diradamento, dove, a partire da più piantine cresciute a distanze molto ravvicinate, si selezionano le piantine meglio sviluppate e si eliminano le altre.


Periodo di raccolta

Come per quanto riguarda la semina, anche la raccolta ha i suoi tempi, che per una buona riuscita dell’orto vanno rispettati. Le tempistiche di raccolta variano da ortaggio a ortaggio.

 

Comportamenti errati

Valutazione del terreno: i terreni non sono tutti uguali e conoscendo il giusto terreno per gli ortaggi potremmo favorire la crescita di questi ultimi.

Preparazione del terreno: prima della semina il terreno deve essere adeguatamente preparato ad ospitare gli ortaggi.

Scelta dell’ortaggio e del suo posizionamento: se il posizionamento non è adeguato si rischiano due tipi di problemi: la scelta di un ortaggio poco adatto all’orto in questione oppure l’erroneo posizionamento dei prodotti.

Numero degli ortaggi: è consigliabile orientarsi su poche colture per poi, acquisita una certa dimestichezza ed esperienza, procedere con l’aggiunta di nuovi ortaggi.

Rispetto della distanza tra pianta e pianta: il rispetto della distanza tra pianta e pianta è fondamentale in quando le piante potrebbero recarsi fastidio per quanto riguarda il nutrimento e la luce.

Zona climatica: la zona climatica influenza il calendario delle semine e gli ortaggi che possono essere coltivate, quindi bisogna avere un’ottima conoscenza di essa per poter coltivare in maniera corretta.

Irrigazione: l’irrigazione non può essere fatta in maniera casuale, bisogna stare attenti alle quantità di acqua e ai tempi. Un’eccessiva quantità di acqua può creare due danni principali quali la morte dell’ortaggio o una situazione di stress per quest’ultimo.

Stimare la quantità di acqua: un aiuto per capire se l’irrigazione è avvenuta correttamente si può avere toccando il terreno. Un’ errore comune è appunto quello di sovrastimare l’acqua presente nel terreno soprattutto nei mesi più caldi.

Concimazione: la concimazione non va lasciata al caso, sia per quanto riguarda la scelta e la loro quantità. Il concime per eccellenza è il letame, si deve però prestare attenzione a non esagerare con l’uso.

Pacciamatura: la pacciamatura consiste nel ricoprire il terreno con svariati materiali come foglie secche, erbe falciate, cortecce etc. Questa operazione è molto importante perché contribuisce ad analizzare la temperatura del terreno fungendo da elemento protettivo.

Conservazione non corretta degli strumenti e sementi: in molti casi gli strumenti non vengono riposti correttamente quindi si crea della ruggine (ossido). Stessa cosa vale per le sementi che non si esauriscono in un’unica semina e quindi devono essere riposte ben chiuse in un luogo non umido.

 

Sitografia

www.giardinaggio.it

www.comefareorto.com

www.ideegreen.it

www.ortosemplice.it